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al testo di Franco Bonvini
Sotto la gonna
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Non importa di che colore fosse la gonna lei la aprì all' improvviso. Sotto, un enorme cannone che la sparò in cielo e c' erano cammelli, elefanti e giocolieri tutto intorno. E un mangia fuoco sputava fiamme sul pubblico, seduto ai bordi della gonna. Nell' aria volteggiavano acrobati e note insieme al profumo di lei. Lei, la proprietaria della gonna, era immensa, alta fino al cielo con gli occhi chiusi ondeggiava la testa tra le nuvole inzuppava le mani nel sesso, come biscotti nella tazza del tè. Fuori dalla gonna intanto un carrettino vendeva i gelati da tempo immemorabile, con gran rumore attirava la gente. Ma sotto la gonna, sotto c'era il suo mondo lei ci scivolava leggera sprofondava nel suo cielo sempre più rosso fino a diventare un lampo. Non era più neanche lei.
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